Onice Nera

Appartenente alla famiglia dei calcedoni, al gruppo dei quarzi, è considerata la pietra dell’udito.

È legata al primo chakra, il Muladhara. Rafforza il collegamento con “Madre Terra”, ovvero il lato razionale e logico, e stimola ad essere più freddi e tutti d’un pezzo. In buona sostanza si dice che sia una pietra che porta ad uno stato di introspezione, costringendoci ad affrontare la nostra ombra e i nostri demoni interiori. Per questo, ci rende più forti.
Può essere utilizzata come cavigliera, bracciale o anello. I bene informati dicono di evitare di tenerla a contatto con i chakra alti: potrebbe dare un senso di inquietudine.
A livello fisico, l’Onice Nera agisce sul sistema nervoso, sulle orecchie, sull’udito, sul sistema immunitario, sui denti e sulle ossa.

È senza dubbio una pietra che ci mette alla prova.

Come tutte le pietre di questo colore, l’Onice Nera assorbe l’energia negativa per trasformarla in positiva. Per chi ci crede, aiuta a chiarire lo scopo che abbiamo su questa terra e  a trovare la strada da percorrere. Assorbe i pensieri negativi lanciati contro di noi e li distrugge, riportando una buona dose di ottimismo. Dunque, allontana i brutti pensieri.

In Persia veniva utilizzata contro il malocchio.

Secondo una leggenda, l’universo ha avuto origine proprio dall’onice nero. Quando questo cristallo esplose diede origine a tutto ciò che esiste nel mondo. Nel passato veniva definita la casa delle divinità, il luogo da dove tutto aveva origine. Per caricarla, sono perfetti gli influssi lunari.

• Pietra di Saturno

L’onice nera è una pietra scura, potente, allineata con le vibrazioni terrene. Portandola all’altezza della gola (e quindi del 5° chakra) rischierete di disarmonizzare il vostro organismo. Se indossata sola, meglio una cavigliera o un braccialetto. Altrimenti, se avete un esemplare grezzo, tenetela semplicemente in tasca.